L’Ance Messina ha partecipato al convegno “RusMe – Rigenerazione urbana sostenibile a Messina”, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Messina, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura.
L’evento, strutturato in due sessioni, ha visto una prima parte riservata a relatori di indubbio prestigio e spessore che hanno esposto le ultime tendenze in materia di rigenerazione urbana, un concetto culturale prima che una disciplina tecnica, strumento indispensabile per potere definire la vivibilità di qualsiasi città nel prossimo futuro, partendo dal presente.
Il convegno, organizzato nell’aula magna di Ingegneria al Papardo, è stato avviato dal prof. Giovanni Falsone, dopo i saluti istituzionali recati dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina prof. Eugenio Guglielmino, dal vicesindaco di Messina Arch.Ing. Salvatore Mondello, dall’arch. Anna Carulli. Presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, dal direttore di Ance Messina dott. Davide Mangiapane e dal segretario del Collegio dei Geometri di Messina geom. Salvatore Carianni.
Molto interessanti e coinvolgenti le relazioni della prof.ssa Francesca Moraci, ordinario dell’Università di Reggio Calabria, del prof. Michelangelo Savino, dell’ateneo di Padova, della prof.ssa Marina Arena dell’Università di Messina, dell’Arch. Dario La Fauci e del dott. Giovanni Sarra.
La prof.ssa Moraci ha delineato un quadro generale della rigenerazione urbana partendo dalla definizione del concetto a livello europeo per poi calare questi concetti nella realtà della città metropolitana di Messina, inserendo delle istantanee sulle principali tendenze architettoniche e urbanistiche in atto, con una attenzione particolare alla gestione e al governo dei processi di transizione in ambito digitale, energetico, sociale, economico, culturale che si stanno svolgendo in tutto il mondo.
Il prof. Savino ha descritto in modo più analitico le fasi che caratterizzano la rigenerazione urbana sostenibile, accennando anche a ciò che avviene sul mercato degli investimenti immobiliari e nella definizione dei piani di intervento pubblici attuati e in via di realizzazione.
La prof.ssa Arena ha descritto il processo di condivisione pubblica che ha caratterizzato la progettazione della rigenerazione urbana nel tratto di fronte a mare compreso tra le foci dei torrenti Boccetta e Annunziata nel comune di Messina, evidenziando come sia molto forte l’esigenza espressa dalla cittadinanza di riappropriarsi in modo completo del territorio in cui vive.
Infine, l’arch. Dario La Fauci ed il dott. Giovanni Sarra hanno approfondito i contenuti dello studio ambientale loro commissionato dal Comune per l’analisi e la risoluzione delle problematiche inerenti la non conformità “EU Pilot 6730/2014/ENVI” per la città di Messina. Un piano di gestione delle aree incluse nella cosiddetta ZPS (Zona di Protezione Speciale) che, adesso, consente, a chiunque voglia intervenire in quella ampia porzione del territorio comunale, di avere tutti gli strumenti per farlo, nel pieno rispetto della legge, chiarendo i reali contenuti di una perimetrazione che aveva creato enormi lentezze nelle attività economiche in quelle aree.
La seconda giornata, tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, è stata strutturata su una tavola rotonda moderata dal giornalista Gigi Cartagenova, alla quale hanno partecipato l’ing. Francesco Caminiti, assessore comunale alla Pianificazione ed Efficientamento Risorse Idriche ed Energetiche l’arch. Anna Carulli, il prof. Giovanni Falsone, l’ing. Mario Mega, presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto, la prof.ssa Francesca Moraci, il dott. Salvo Puccio direttore generale del Comune di Messina e il presidente di Ance Messina Giuseppe Ricciardello.
Gli interventi del presidente Ricciardello hanno riguardato la funzione importante dei costruttori in tutte le fasi dei processi di rigenerazione urbana, un concetto che ha trovato la totale condivisione dei partecipanti al dibattito, i quali si sono impegnati ad avviare, nel breve periodo, una serie di ulteriori iniziative su questi argomenti molto cari all’Ance ormai da anni.