Nel question time di Giovedì 28 settembre 2023 della Commissione Ambiente della Camera, il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti Ferrante ha risposto all’Interrogazione (n. 5-01389 prima firmataria l’On. Ilaria Fontana del Gruppo M5S) sull’ipotesi del condono edilizio in cui tra l’altro viene citata l’Ance nei seguenti termini:
anche l’Ance l’associazione nazionale costruttori edili, con una dichiarazione del vicepresidente Piero Petrucco, e Fillea, la federazione sindacale dei lavoratori edili, attraverso una dichiarazione del segretario generale Alessandro Genovesi, hanno espresso un giudizio fortemente critico sull’ipotesi di condono.
Il Sottosegretario, nella sua risposta, ha evidenziato che:
-l’ipotesi avanzata riguarda la possibilità di regolarizzare una serie di piccole e modeste difformità non essenziali di tipo edilizio, ininfluenti sugli elementi sostanziali dell’unità immobiliare.
-Tali difformità in ogni caso dovranno essere conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e realizzate nel rispetto della normativa in materia di vincoli paesaggistici, idrogeologici, sismici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico.
-L’obiettivo è quello di liberare gli uffici tecnici di moltissimi comuni, intasati da centinaia di migliaia di pratiche per piccole irregolarità e consentire ai cittadini di tornare ad avere la piena disponibilità dei propri beni.
Pertanto, la proposta non riguarda in alcun modo sanatorie di rilevanti abusi edilizi.
In replica è intervenuto l’On. Santillo evidenziando che le piccole difformità non essenziali di tipo edilizio sono già oggetto di potenziale sanatoria presso gli uffici del comune e sottolinea come annunci roboanti del tipo di quello fatto dal Ministro Salvini, puntualmente corretto dalla premier riguardo a questa come ad altre questioni, e cita ad esempio la questione dei migranti, attivano una serie di aspettative da parte degli speculatori edilizi. Si riserva in ogni caso di valutare il testo del provvedimento una volta noto, ribadendo la contrarietà del proprio gruppo ai condoni, che già in passato sono stati attuati due volte da parte delle forze di centro destra.