COMUNICATO STAMPA
Ricciardello, Ance Messina: “Il Ponte è un’occasione da cogliere subito, tutti insieme”
“Finalmente anche a Messina si è aperto il dibattito a proposito del Ponte sullo Stretto, ne siamo contenti noi costruttori messinesi che, da quasi dieci anni, anche quando sembrava non interessasse più a nessuno, abbiamo continuato a sostenere l’importanza di costruire questa opera epocale”.
Le parole del presidente di Ance Messina Giuseppe Ricciardello sottolineano l’orgoglio non solo della categoria rappresentata dall’Associazione dei costruttori: “Il cantiere del Ponte inizierà tra poco – prosegue Ricciardello – ed abbiamo seguito con particolare interesse gli interventi sulle colonne della Gazzetta del Sud da parte delle categorie professionali, produttive, commerciali, dei sindacati, di tanti politici. Bisogna lavorare nella direzione di una visione comune, con interventi coordinati da parte del Comune, in sinergia con le istituzioni cittadine, facendo proprie le indicazioni e le proposte di tutti gli attori presenti sul territorio. Le parole dell’ing. Santi Trovato, di Pietro Franza, Pino Falzea, così come i contenuti del convegno tenutosi a Reggio Calabria il 10 gennaio scorso, riprendono alcuni temi sollecitati in passato dai costruttori, arricchendoli di spunti interessantissimi. Tutti argomenti che dovremo sviluppare e sintetizzare in fatti concreti già a partire dall’incontro di venerdì 2 febbraio al Comune, il primo del tavolo tecnico permanente convocato dal sindaco di Messina, la città che avrà il maggiore impatto derivante dalla costruzione del Ponte. Ecco, noi vogliamo che Messina prenda consapevolezza in tempi rapidissimi che il Ponte si farà, chiudendo la fase delle contrapposizioni per aprire immediatamente quella di una comunità in grado di cogliere le opportunità partendo dalla conoscenza dei disagi derivanti dal cantiere più importante nel nostro Paese e uno dei più significativi, da un punto di vista della sfida ingegneristica e tecnologica, in tutto il Mondo.”
I costruttori messinesi ritengono importante anche il fattore produttivo legato alla costruzione di tutto il sistema Ponte e non solo quello professionale, turistico, commerciale, logistico: “Le imprese edili messinesi sono pronte a mettere sul campo tutta la loro capacità organizzativa, tecnica, insieme alla conoscenza del territorio, per realizzare le opere legate alla costruzione del Ponte.”
Un altro tema importante è quello della formazione: “L’Ance Messina, insieme alle organizzazioni sindacali provinciali di categoria – sottolinea Ricciardello – gestisce l’Opt, l’ente di formazione del settore e di promozione della cultura della sicurezza nei cantieri edili. Inoltre, abbiamo in programma di stipulare accordi e convenzioni con Università, Istituti Scolastici, Ordini Professionali per un programma coordinato di interventi mirati a dare professionalità alle maestranze, ai tecnici ed ai professionisti che saranno impegnati nella costruzione del Ponte. Un impegno straordinario al quale vogliamo e dobbiamo dare il nostro apporto in termini di strutture e organizzazione, oltre che di presenza e rappresentanza del settore produttivo, insieme ai sindacati.”
“Adesso bisogna superare la logica dei piccoli interessi di bottega – afferma Ricciardello – coinvolgendo davvero tutte le componenti territoriali, da quelle politiche ed amministrative all’università, le scuole, gli ordini professionali, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, i commercianti, gli enti di volontariato, tutta la comunità messinese ed i cittadini. Non per aprire fronti di una guerra ideologica pro o contro, ormai superata dai fatti, ma con l’intento di capire come organizzarsi tutti insieme, nell’interesse collettivo, in modo da cogliere l’opportunità colossale aperta dal Ponte. Bisogna, immediatamente, mettersi all’opera per cambiare Messina non solo dal punto di vista urbanistico, ma soprattutto nelle sue strutture logistiche e, sono convinto, anche sociali. La sintesi di questo sforzo dovrà essere del Sindaco, ma, ad esempio, credo che ci siano vaste aree, come la Zona Falcata o tutta la fascia costiera dal porto fino a Tremestieri, in cui il processo di rigenerazione urbana avviato con la via del Mare, insieme a qualche altro intervento in fase di progettazione, deve essere migliorato e reso sistematico. Così la città potrà diventare appetibile anche per investimenti esterni alla nostra realtà, invertendo la prospettiva e le tendenze demografiche di spopolamento dei prossimi anni. Al contrario, il Ponte, se sapremo rispondere in modo positivo, potrebbe far tornare a casa tanti nostri concittadini o connazionali andati lontano per cercare lavoro e realizzarsi. Noi, come Ance – conclude il presidente dei costruttori messinesi – ci mettiamo totalmente a disposizione della città per individuare, insieme, il modello Messina da realizzare con le istituzioni locali, regionali e nazionali, alla società Stretto di Messina e a Eurolink, cui spetterà costruire il Ponte. Come abbiamo ripetuto tante volte, il Ponte vogliamo e possiamo farlo subito.”