Dal 1° gennaio 2024, ha preso vita la digitalizzazione degli appalti di cui all’art. 19 e ss. del Codice, d.lgs. 36/2023.
A fronte di tale novità, i numerosi interventi dell’ANAC degli ultimi mesi diventano l’occasione per ricostruire in un dossier ANCE, denominato “le novità dell’Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)”, alcuni effetti concreti della riforma digitale degli appalti.
In particolare, nel dossier sono affrontati i temi della certificazione e utilizzo delle piattaforme digitali, dell’acquisizione del CIG, del funzionamento del fascicolo virtuale dell’operatore economico e dei nuovi strumenti informatici, che incidono anche sugli obblighi di pubblicità legale degli atti e di trasparenza.
Assieme al dossier, è allegato un diagramma che ricostruisce l’infrastruttura digitale di riferimento che comprende la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND), la Piattaforma dei contratti pubblici, le singole piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD), e la nuova Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
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