La ricetta di Ance Giovani per rilanciare il Paese: “Il settore delle costruzioni ha contribuito per circa un terzo alla crescita del Pil, ma ora rallenta, anche a causa della stretta al Superbonus e dei ritardi sulle opere pubbliche del Pnrr. Nella Legge di bilancio non abbiamo letto misure in grado di invertire questa tendenza, né nel senso di favorire una crescita delle competenze che servono al Paese né sul fronte della spinta alla sostenibilità”, ha dichiarato la Presidente Ance Giovani, Angelica Donati, in apertura del XXIII Convegno nazionale che si è tenuto a Roma alla presenza di numerosi esponenti della politica, dell’economia e stakeholder del settore. Secondo la Donati “esistono i presupposti per invertire la rotta: il Pnrr, i fondi strutturali europei 2021-2027 e il Fondo di Sviluppo e Coesione”.
Secondo le stime Ance, nel prossimo biennio saranno necessari 54mila operai e oltre 10.500 impiegati in più solo per ricoprire il fabbisogno occupazionale generato dagli investimenti aggiuntivi del Pnrr e la Donati afferma che “presto saranno necessari altri 150mila lavoratori con elevate competenze per realizzare le opere legate alle politiche europee di decarbonizzazione dell’economia e alla Direttiva case green. Sarà possibile solo puntando su nuove risorse: giovani, donne ed immigrati”.
La Presidente dei Giovani in conclusione del suo intervento ha richiamato anche un’altra sfida importante, quella della sostenibilità :”da oggi ai prossimi anni dobbiamo portare avanti un vasto piano di efficientamento energetico del parco immobiliare del nostro Paese, che richiede sin da oggi investimenti importanti”. residenziali costruiti prima della normativa antisismica.
La Presidente Ance, Federica Brancaccio, in chiusura dei lavori dell’evento è intervenuta con toni preoccupati dichiarando che nella Manovra “manca un progetto di crescita: rischiamo di arrivare a un 2024 senza quella fiducia e quell’ottimismo che ci ha caratterizzati nell’ultimo anno”. E sul tema del Superbonus: ”Auspichiamo sempre una soluzione per il Superbonus, che significa non una proroga di tutta la misura, ma consentire una chiusura ordinata dei cantieri in uno stato avanzato e in via di completamento”.