Con la Legge n. 137 del 9 ottobre 2023 è stato convertito il D.l. 10 agosto 2023, n. 105 (c.d. Decreto
Giustizia) recante disposizioni urgenti in materia di processo penale che ha previsto, fra l’altro, l’ulteriore
ampliamento del catalogo dei reati presupposto della responsabilità degli enti ai sensi del D.lgs.231/2001.
In particolare, sono stati inseriti i delitti di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.), turbata libertà del
procedimento di scelta del contraente (art. 353-bisc.p.) e trasferimento fraudolento di valori (art. 512-bis
c.p.), i quali, se realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’ente, possono comportarne la responsabilità
amministrativa da reato.
Nello specifico, i delitti di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà del procedimento di scelta del
contraente ampliano l’elenco dei reati previsto dall’art. 24D.lgs. 231/2001, prevedendo una sanzione fino a
500 quote o, se l’ente ha conseguito un profitto di rilevante entità o se ne è derivato un danno di
particolare gravità, da 200 a 600 quote.
Inoltre, all’art. 25-octies.I, riportante i delitti di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento
diversi dai contanti, si aggiunge anche il delitto di trasferimento fraudolento di valori prevedendo una
sanzione pecuniaria da 250 a 600 quote, oltre all’applicazione delle sanzioni interdittive di cui all’art.
9,comma 2 D.lgs. 231/2001.
Si raccomanda, pertanto, alle aziende dotate di modelli organizzativi di provvedere all’adeguamento e
aggiornamento degli stessi, alla luce delle intervenute novità normative, affrontando quindi anche il rischio
di commissione dei suddetti illeciti.